Recensione in un tweet: Le avventure di Numero Primo (M.Paolini e G.Bettin)

Recensione in un tweet: Le avventure di Numero Primo (M.Paolini e G.Bettin)

Descrizione:

Numero Primo è il nome scelto per sé da uno strano bambino, che irrompe nella vita di Ettore, fotoreporter di guerra che a quasi sessant’anni si ritrova a fargli da padre. È stato desiderato e pensato da una madre scienziata, ma concepito e messo al mondo da un’intelligenza artificiale avanzatissima, tanto da aver sviluppato una coscienza. Non è una creatura uguale alle altre, non conosce quasi niente, tutto gli appare nuovo, bello; possiede il dono di trovare la magia nelle cose piú comuni e, quando non la trova, di crearla. E le cose che non sa, le impara subito, per mezzo di misteriose connessioni. Chi lo incontra si riscopre diverso, migliore. Di lui si accorgono anche gli osservatori di una multinazionale, un Erode tecnologico che, dietro la facciata filantropica, nasconde un’oscura volontà di potenza. Cosí Ettore e Numero sono costretti a fuggire e a nascondersi. Ad aiutarli, una folla di personaggi bizzarri: scienziati rasta in grado di salvare Venezia dall’acqua alta, parcheggiatori abusivi che gestiscono nuove forme di ospitalità diffusa, commercianti sardo-cinesi, giostrai con il cuore grande e una lunga storia di resistenza. Lieve come una favola, vero come un reportage, Le avventure di Numero Primo ci regala storie e riflessioni a non finire, e soprattutto un protagonista del quale è impossibile non innamorarsi.
Smilzo, agile, con il ciuffo castano che gli cadeva sugli occhi uno piú verde dell’altro, si aggirava tra i larici e i pini, tra gli abeti rossi e i faggi, s’inerpicava sui pendii, calcava leggero i sentieri sui prati e tra le rocce, curioso. Pareva seguire una sua rete segreta di percorsi. Era come se fosse a casa sua, una creatura nel proprio ambiente naturale. Un giorno, felice, tornò con un’enorme cacca di orso. L’aveva raccolta e deposta in un cesto di erbe, rametti e foglie che aveva intrecciato. La teneva in camera, appoggiata su un sasso grande come una cassetta di frutta.
– Magari ne trovassi un’altra! – disse.
– Perché? Non ti basta avere quella? – gli chiese Ettore, che aveva storto il naso. Non che la cacca puzzasse, era già secca.
– Nessuno ha due cacche di orso, papà! L’orso fa anche trenta chilometri tra una cacca e l’altra!

Le citazioni:

La pipí lo comprese, che doveva aspettare.

Ti piace capire le cose. – È bello, è come mangiare.

Li chiamavano dispositivi antiedonistici, erano comodi e salubri, ed economici. Insegnavano a faticarsela, l’energia, per capire che bisognava risparmiarla, non sprecarla futilmente.

«Non alle soglie. Siamo dentro una nuova èra. Dopo l’epoca dell’industria pesante siamo entrati in quella della produzione pensante.

Numero Primo era leggero. Crescendo accelerava e accelerando cresceva.

Fu l’espressione monogenitoriche a farlo vacillare. L’idea di ritirarlo da quella scuola modello e di iscriverlo a quella meno qualificata di Servola lo dominò per un paio di giorni. A queste cose credono sempre, – disse Mario Gizo, con un sorriso di disprezzo.

«Sono matti?»

«No. Visionari. E senza freni. Avidi di ricchezza e di potere, un potere mai visto prima».

«Sono matti».

«Chi stabilisce che cos’è la follia? Se sono loro a comandare, e a essere egemoni culturalmente e politicamente, chi può stabilire che la loro è follia?»

«Sí, è affascinante come sbaglia un genio».

La valutazione in un tweet:

Leggero e profondo, una favola tecnologica tra una Venezia che sprofonda e le montagne che si stagliano immacolate - Recensione #libro Le avventure di Numero Primo (M.Paolini e G.Bettin) Condividi il Tweet

I dati del libro:

Titolo: Le avventure di Numero Primo
Autore: Marco Paolini e Gianfranco Bettin
Editore: Einaudi
Numero di pagine: 344
Anno di pubblicazione: 2017
Genere: romanzo

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