Come osservare la Stazione Spaziale Internazionale (ISS)
A quattrocento chilometri sopra le nostre teste sfreccia il più grande oggetto mai messo in orbita attorno alla Terra: la Stazione Spaziale Internazionale (ISS), un progetto congiunto delle agenzie spaziali europea (ESA), canadese (CSA), giapponese (JAXA) e americana (NASA). È abitata fin dal 2 novembre 2000 da almeno due astronauti, sostituiti ogni sei mesi, che svolgono esperimenti scientifici e i necessari interventi di manutenzione.
Sembra incredibile, ma ogni tanto è possibile ammirare questo enorme laboratorio a occhio nudo mentre si muove con una velocità di 7,7 km al secondo. Nessuna paura, è un gioco da ragazzi e alla portata di tutti.
La luminosità della ISS dipende dalla sua posizione rispetto al Sole e quindi dalla quantità di luce che riflette. Grazie ai suoi grandi pannelli solari è uno degli oggetti più brillanti del cielo notturno, tanto da poter essere scambiata per una stella molto luminosa.
L’orbita della ISS ha un periodo di circa novantadue minuti, è inclinata di 51.6° rispetto all’equatore e copre nel tempo il 75% del territorio terrestre. Per una serie di ragioni la traiettoria scelta non effettua passaggi sopra i poli e neppure a Nord della Gran Bretagna.
Per sapere quando guardare e conoscere la traiettoria, colleghiamoci al sito Heavens-Above.com e selezioniamo la località che ci interessa:
Fissato il punto (si può anche fare una ricerca precisa sulla mappa), schiacciamo il pulsante UPDATE. Il sito ci presenterà gli oggetti osservabili. Oltre alla ISS ci sono anche i due laboratori spaziali cinesi (Tiangong 1 e 2), il satellite della Nord Corea, il telescopio Hubble… e molto altro.
Selezioniamo la voce ISS sotto la lista “10-day predictions for satellites of special interest”. Comparirà una pagina con i passaggi della ISS nella località prescelta. Per facilitarci la vita selezioniamo il bottone “visible only” alla voce “Passes to include”.
Questo è il risultato per la settimana dal 21 settembre al 1 ottobre 2017. Se cercate un altro periodo, basta cambiare con i relativi pulsanti.
Questa tabella ci fornisce due ulteriori informazioni basilari oltre alla data e l’ora. La prima è la magnitudine, ossia quanto la ISS sarà brillante in cielo. Cerchiamo un valore molto negativo perché la scala è “al contrario” e logaritmica. Ossia, un passaggio con magnitudine -5 è cento volte più luminoso di un passaggio con magnitudine 0. Per avere una idea, consideriamo che Sirio ha una magnitudine di -1,5, Giove -3, Venere -4, la Luna piena -13 e il Sole -26.
Come si può notare ci sono vari passaggi interessanti dal 26 al 30 settembre.
L’altra informazione da considerare è la colonna “Highest point – Alt.” che rappresenta l’altitudine massima raggiunta nel cielo dal nostro punto di osservazione. Un valore di 90° significa che la Stazione transiterà proprio sopra le nostre teste mentre un valore basso indica che il passaggio sarà basso all’orizzonte, difficilmente osservabile in città o in zone non pianeggianti.
La miglior occasione (meteo permettendo) sembra essere quella del 27 settembre alle 21:00:13, con una magnitudine di -3,8 e la ISS che si alzerà in cielo fino a 79°. Clicchiamo sul passaggio interessante per aprire i dettagli dell’evento.
La mappa del cielo ci anticipa la traiettoria e consente di prepararci identificando in anticipo il punto di ingresso grazie alla posizione della Luna, di Saturno e delle costellazioni indicate. Notiamo che la ISS scompare dalla nostra vista proprio quando raggiunge il centro. Questo è dovuto al fatto che in quel punto la ISS viene eclissata dall’ombra della Terra.
Esistono anche delle applicazioni, sia per Android che per PC che consentono di seguire la ISS e di curiosare nel cielo. Sul fronte delle app Android, vi segnalo quella di Heavens-Above e ISS Detector, un classico.
Per gli amanti degli schermi più grandi, la segnalazione è per Stellarium, un planetario open-source che può essere utilizzato anche in videoproiezione con ottimi risultati.
Siamo pronti. A questo punto non resta che organizzare una bella serata spaziale alla scoperta di uno dei più stupefacenti artefatti dell’umanità.
P.S: In alternativa la NASA mette a disposizione il seguente widget, ma io continuo a preferire Heavens-Above 😉