Come osservare la Stazione Spaziale Internazionale (ISS)

Come osservare la Stazione Spaziale Internazionale (ISS)

A quattrocento chilometri sopra le nostre teste sfreccia il più grande oggetto mai messo in orbita attorno alla Terra: la Stazione Spaziale Internazionale (ISS), un progetto congiunto delle agenzie spaziali europea (ESA), canadese (CSA), giapponese (JAXA) e americana (NASA). È abitata fin dal 2 novembre 2000 da almeno due astronauti, sostituiti ogni sei mesi, che svolgono esperimenti scientifici e i necessari interventi di manutenzione.

ISS024-E-014263 (11 Sept. 2010) – L’astronauta NASA Tracy Caldwell Dyson osserva la Terra dal modulo Cupola durante Expedition 24

Sembra incredibile, ma ogni tanto è possibile ammirare questo enorme laboratorio a occhio nudo mentre si muove con una velocità di 7,7 km al secondo. Nessuna paura, è un gioco da ragazzi e alla portata di tutti.

La luminosità della ISS dipende dalla sua posizione rispetto al Sole e quindi dalla quantità di luce che riflette. Grazie ai suoi grandi pannelli solari è uno degli oggetti più brillanti del cielo notturno, tanto da poter essere scambiata per una stella molto luminosa.

La ISS confrontata con un campo di football americano

L’orbita della ISS ha un periodo di circa novantadue minuti, è inclinata di 51.6° rispetto all’equatore e copre nel tempo il 75% del territorio terrestre. Per una serie di ragioni la traiettoria scelta non effettua passaggi sopra i poli e neppure a Nord della Gran Bretagna.


Per sapere quando guardare e conoscere la traiettoria, colleghiamoci al sito Heavens-Above.com e selezioniamo la località che ci interessa:

Fissato il punto (si può anche fare una ricerca precisa sulla mappa), schiacciamo il pulsante UPDATE. Il sito ci presenterà gli oggetti osservabili. Oltre alla ISS ci sono anche i due laboratori spaziali cinesi (Tiangong 1 e 2), il satellite della Nord Corea, il telescopio Hubble… e molto altro.

Selezioniamo la voce ISS sotto la lista “10-day predictions for satellites of special interest”. Comparirà una pagina con i passaggi della ISS nella località prescelta. Per facilitarci la vita selezioniamo il bottone “visible only” alla voce “Passes to include”.

Questo è il risultato per la settimana dal 21 settembre al 1 ottobre 2017. Se cercate un altro periodo, basta cambiare con i relativi pulsanti.

Questa tabella ci fornisce due ulteriori informazioni basilari oltre alla data e l’ora. La prima è la magnitudine, ossia quanto la ISS sarà brillante in cielo. Cerchiamo un valore molto negativo perché la scala è “al contrario” e logaritmica. Ossia, un passaggio con magnitudine -5 è cento volte più luminoso di un passaggio con magnitudine 0. Per avere una idea, consideriamo che Sirio ha una magnitudine di -1,5, Giove -3, Venere -4, la Luna piena -13 e il Sole -26.

Come si può notare ci sono vari passaggi interessanti dal 26 al 30 settembre.

L’altra informazione da considerare è la colonna “Highest point – Alt.” che rappresenta l’altitudine massima raggiunta nel cielo dal nostro punto di osservazione. Un valore di 90° significa che la Stazione transiterà proprio sopra le nostre teste mentre un valore basso indica che il passaggio sarà basso all’orizzonte, difficilmente osservabile in città o in zone non pianeggianti.

La miglior occasione (meteo permettendo) sembra essere quella del 27 settembre alle 21:00:13, con una magnitudine di -3,8 e la ISS che si alzerà in cielo fino a 79°. Clicchiamo sul passaggio interessante per aprire i dettagli dell’evento.

La mappa del cielo ci anticipa la traiettoria e consente di prepararci identificando in anticipo il punto di ingresso grazie alla posizione della Luna, di Saturno e delle costellazioni indicate. Notiamo che la ISS scompare dalla nostra vista proprio quando raggiunge il centro. Questo è dovuto al fatto che in quel punto la ISS viene eclissata dall’ombra della Terra.

Esistono anche delle applicazioni, sia per Android che per PC che consentono di seguire la ISS e di curiosare nel cielo. Sul fronte delle app Android, vi segnalo quella di Heavens-Above e ISS Detector, un classico.

Per gli amanti degli schermi più grandi, la segnalazione è per Stellarium, un planetario open-source che può essere utilizzato anche in videoproiezione con ottimi risultati.

Siamo pronti. A questo punto non resta che organizzare una bella serata spaziale alla scoperta di uno dei più stupefacenti artefatti dell’umanità.

P.S: In alternativa la NASA mette a disposizione il seguente widget, ma io continuo a preferire Heavens-Above 😉

 

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