Recensione in un tweet: Memorie di un cuoco d’astronave (M.Mongai)

Recensione in un tweet: Memorie di un cuoco d’astronave (M.Mongai)

Descrizione:

HORS D’OEUVRE Un’astronave in viaggio oltre i confini del sistema solare. ENTREES Un cuoco di bordo che è anche un esploratore del cosmo. Ama tutte le razze della galassia, tranne quelle che disprezzano la buona tavola. Un carosello di avventure su molti mondi impossibili (con qualche difficoltà a rifornire la cambusa). DESSERT Lo spumeggiante, movimentatissimo romanzo che ha vinto il Premio Urania, ovvero: la migliore fantascienza del “nostro” mondo.

Le citazioni:

La creatività non cade dal cielo nella mente degli uomini, dono degli dei che premiano a loro arbitrio. La creatività è un lampo che a tutti tocca. La differenza fra un professionista della creatività (com’è un cuoco un poeta o un ricercatore in un laboratorio) ed un dilettante della creatività, sta tutta nelle ore passate a tavolino dal primo e non dal secondo; e dal deciso tuffarsi nel fiume delle esperienze che sempre il primo fa, e non il secondo, relegato com’è ad un altro “lavoro part-time”. Il professionista della creatività è colui che da essa trae non il semplice piacere del dilettante, ma il reddito che gli permette a fine mese di mangiare il suo pane. Ed il suo companatico, ovviamente. Il genio della creatività, in effetti, si giudica anche dalla qualità del suo companatico.

“La soia ha salvato l’umanità dalla fame” Pierre Du Pont, Segretario del Fondo Intra-Sistemico per il Cibo   “E l’ha lasciata viva a chiedersi se ne valeva la pena” Rudy “Basilico” Turturro

Fare l’amore con loro mi faceva sentire come lo stecchino del cremino: avvolto dall’abbondanza.

Non esiste peggior dittatore di chi ti vuol far mangiare per forza ciò che ha deciso lui. O lei. Anzi, prevalentemente lei: la madre…

Infatti gli equivoci fra specie diverse sono frequentissimi, ma è anche vero che il termine “equivoco” è uno dei più pronunciati in koinè, ed informa immediatamente i presenti che c’è, appunto, un equivoco incorso fra due specie diverse; è norma elementare di galateo spaziale intervenire per aiutare a chiarirlo, ma senza fare confusione: si parla solo se si è certi al 99% della soluzione dell’equivoco stesso.

Nell’Agorà la regola fondamentale nella comunicazione è: sii chiaro! Sii semplice! Sii esplicito! Chiedi chiarimenti! anche ed a maggior ragione nei momenti di crisi. Tipo: stiamo per distruggere l’oggetto che ci state inviando con un missile nucleare; se non è in corso un attacco nei nostri confronti vorreste fermare l’oggetto entro otto secondi? Oppure: motivazioni biologiche fondamentali fanno sì che io non mi possa immergere in liquidi di temperatura superiore ai 40 gradi e nemmeno in acido solforico a temperature anche inferiori, quindi il bagno di benvenuto di acido solforico a 300 gradi che state tentando di farmi è per me doloroso e letale; vogliate per cortesia interrompere quello che state facendo o verrà liberata energia in forma violenta ed esplosiva che vi arrecherà danno. In estrema sintesi si può dire che vale nello spazio la regola che valeva nel Far West: sii molto ben educato perché sono tutti molto nervosi e molto armati.

Credimi: la natura è un ristorante in cui tutti sono al tempo stesso al tavolo e sul menu.

Decisi di provare a diventare un “missionario culinario” direi, e d’altra parte cos’altro potevo fare? Io, questo so fare. Il problema era: come cominciare? Ormai alcune cose le avevo capite: la regola fondamentale era “basso profilo”.

“Lei mi sta dicendo” urlò furioso mentre eravamo barricati nel quadrato “che fuori da quella porta c’è un cespo dell’insalata che ho mangiato a cena ieri, che ora vuole mangiare me!?!?!?”

La valutazione in un tweet:

Geniale, ironico, un cult da leggere (soprattutto da parte di chi crede che la fantascienza sia solo anglosassone). A quando una miniserie? - Recensione #libro Memorie di un cuoco d'astronave (M.Mongai) Condividi il Tweet

I dati del libro:

Titolo: Memorie di un cuoco d’astronave
Autore: Massimo Mongai
Editore: Mondadori
Numero di pagine: 267
Anno di pubblicazione: 1997
Genere: romanzo

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