Tre libri in barca: Vita liquida (Zygmunt Bauman) – Lettera a un figlio su Mani Pulite (Gherardo Colombo) – Nella testa del Dragone (Giada Messetti)

Tre libri in barca: Vita liquida (Zygmunt Bauman) – Lettera a un figlio su Mani Pulite (Gherardo Colombo) – Nella testa del Dragone (Giada Messetti)

Tre saggi per riflettere e conoscere.


Vita liquida (Zygmunt Bauman), traduzione di Marco Cupellaro per Laterza, 2005, 188 pagine

Stress, consumismo ossessivo, paura sociale e individuale, città alienanti, legami fragili e mutevoli: il mondo in cui viviamo sfoggia una fisionomia sempre più effimera e incerta. È liquido. Una società può essere definita liquido-moderna se le situazioni in cui agiscono gli uomini si modificano prima che i loro modi di agire riescano a consolidarsi in abitudini e procedure. La vita liquida, come la società liquida, non è in grado di conservare la propria forma o di tenersi in rotta a lungo. Sospinta dall’orrore della scadenza, la società liquida deve modernizzarsi o soccombere. E chi la abita deve correre con tutte le proprie forze per restare nella stessa posizione. La posta in gioco di questa gara contro il tempo è la salvezza (temporanea) dall’esclusione.

La citazione (facciamo due, dai):

Una società può essere definita «liquido-moderna» se le situazioni in cui agiscono gli uomini si modificano prima che i loro modi di agire riescano a consolidarsi in abitudini e procedure.

Tra le arti del vivere liquido-moderno e le abilità che esse richiedono, sapersi sbarazzare delle cose diventa più importante che non acquisirle.

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Lucido e profetico.Con poche pagine tratteggia la quotidianità e contraddizioni - Recensione #libro Vita liquida (Zygmunt Bauman) Condividi il Tweet

Lettera a un figlio su Mani Pulite (Gherardo Colombo), Garzanti 2015, 56 pagine

Che cos’è Mani pulite e, soprattutto, qual è oggi la sua eredità? L’ex giudice e sostituto procuratore della Repubblica di Milano Gherardo Colombo racconta gli anni drammatici e carichi di speranza che lo hanno visto tra i protagonisti della più importante inchiesta giudiziaria della recente storia d’Italia. A partire dal 17 febbraio 1992, giorno dell’arresto di Mario Chiesa, Colombo racconta un’esperienza decisiva per la società italiana rivolgendosi per la prima volta a tutti quei ragazzi allora non ancora nati o ancora troppo giovani per comprendere quella stagione. Lettera a un figlio su Mani Pulite diventa così l’opportunità di ripercorrere una vicenda che suscita tuttora slanci di consenso e sostegno; è il libro di un padre capace di trasmettere il senso ideale della giustizia e del rispetto delle regole; è l’occasione per ricostruire una stagione controversa consegnata ormai alla storia della nostra nazione, e da quello slancio urgente di giustizia ripartire per trovare soluzioni efficaci a problemi che sembrano ancora tragicamente attuali.

La citazione:

Una società, per crescere, ha bisogno che i suoi cittadini si mettano in gioco e imparino a scegliere, scommettano sull’uguaglianza, non accettino scorciatoie, ma si impegnino a percorrere la strada, a tratti faticosa ma piena di promesse, della libertà, l’unica che può portare a una reale, autentica democrazia.

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Impegno civile, democrazia ed etica. L'Italia a testa alta - Recensione #libro Lettera a un figlio su Mani Pulite (Gherardo Colombo) Condividi il Tweet

Nella testa del Dragone: Identità e ambizioni della Nuova Cina (Giada Messetti), Mondadori 2020, 186 pagine

La Cina è davvero «vicina» come recitava il titolo di un vecchio film d’autore? No, sostiene Giada Messetti nel suo Nella testa del Dragone. È, anzi, molto lontana. Soprattutto, è diversa. Perché – continua l’autrice, sinologa, che in Cina ha vissuto sei anni – esistono dieci, cento, mille Cine. Esplorarle è come fare un viaggio su una macchina del tempo, passando da villaggi remoti rimasti all’epoca preindustriale a smart city avveniristiche dove, fermo al semaforo in motorino, può capitare che un drone ti intimi di indossare il casco se vuoi evitare una multa salata.
Grazie al suo lavoro, Giada Messetti ha potuto indagare da vicino le contraddizioni di questo paese e soprattutto vedere plasmarsi e maturare quella che è stata definita «l’era dell’ambizione». Percorso da un flusso irrefrenabile di energia, slancio e obiettivi di progresso, il Celeste Impero ha infatti saputo trasformarsi e sfruttare al meglio i vantaggi della globalizzazione, in una vertiginosa ascesa che ha sovvertito i paradigmi geopolitici come mai prima d’ora.
Dal «Nuovo Mao» Xi Jinping alla sfida con gli Stati Uniti per la governance globale, dal Sogno cinese al progetto della Nuova via della seta, dalle incredibili innovazioni tecnologiche alle proteste di Hong Kong, l’autrice ci accompagna in un viaggio appassionante attraverso la Cina di oggi, facendo chiarezza tra stereotipi e realtà, aiutandoci a comprendere il presente e il futuro di un paese sempre più decisivo sullo scacchiere globale. Nel nuovo assetto mondiale, per la prima volta noi occidentali «dobbiamo confrontarci con una cultura differente senza che il nostro presupporre di essere migliori o superiori conti o serva a qualcosa. Uno scenario completamente inedito che richiede ascolto, studio, reciproca comprensione. È una grande sfida, la sfida del nostro tempo».

La citazione:

Nel 2015 i cinesi uscivano di casa senza portare con sé il portafoglio e i contanti, perché era già diffusa l’abitudine di pagare ovunque con il telefonino. Oggi il Celeste Impero è a tutti gli effetti una cashless society. Tramite smartphone, grazie all’applicazione WeChat (, Wēixìn in cinese) è possibile fare tutto. […] Grande è stata la sensazione di disagio che ho provato facendo compere con i contanti nel 2019, per non parlare dello stupore di quando ho incrociato un mendicante che al posto della ciotola per l’elemosina esibiva un cartellino con stampato un QRCode. Lo scambio di denaro virtuale avviene, infatti, tramite la scansione dei codici stampati sui prodotti o, sempre di più, tramite riconoscimento facciale.

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