Recensione in un tweet: Il collare rosso (Jean-Christophe Rufin)

Recensione in un tweet: Il collare rosso (Jean-Christophe Rufin)

Descrizione:

In una cittadina francese nella torrida estate del 1919, un eroe di guerra è incarcerato in una caserma. Fuori, nella piazza deserta, il suo vecchio cane abbaia notte e giorno. Non lontano da lì, in campagna, una giovane donna attende e spera. Il giudice incaricato dell’affare è un aristocratico i cui valori sono stati messi in crisi dalla guerra. Tre personaggi e un cane che è la chiave del dramma… Essere leali verso i propri amici, battersi per quelli che amiamo, è una qualità che condividiamo con i cani. Ma lo specifico dell’essere umano non è forse di andare oltre e di riconoscere il fratello in colui che ci combatte? Pieno di poesia e di vita, questo breve romanzo di una semplicità folgorante è anche un grande libro sulla fedeltà. Una storia avvincente, tenera e per certi versi spietata, ambientata nel periodo della Prima guerra mondiale e narrata con maestria dall’autore dell’Uomo dei sogni.

Le citazioni:

Fortunato Dujeux. Con un solo cliente, era in una situazione di tutta tranquillità. Sennonché c’era quel cane che abbaiava senza sosta di fronte alla prigione.

A parte quei dati (un nome, una data di nascita…), gli uomini costituivano una massa indistinta, compatta e anonima, quella stessa massa che la guerra aveva plasmato, guastato e consumato. Nessuno, dopo essere passato attraverso la guerra, poteva ancora credere che l’individuo avesse un qualche valore.

Lantier non aveva mai dimenticato il sacrificio del suo cane, ma ci pensava di rado. Era stata la storia di Morlac a fargli tornare quei ricordi. Ripensandoci si diceva che quel dramma non era stato privo di conseguenze per la sua vita. Aveva voluto entrare nell’esercito per difendere l’ordine contro la barbarie. Era diventato militare per essere al servizio degli uomini. Naturalmente era un malinteso. La guerra non avrebbe tardato a fargli scoprire che era il contrario, cioè che è l’ordine a nutrirsi degli esseri umani, a consumarli e frantumarli. Eppure, malgrado tutto, nel profondo era rimasto attaccato a quella vocazione, una vocazione all’origine della quale c’era l’azione di un cane.

Una delle cose affascinanti del mondo militare è che una volta dato un ordine ce ne vuole un altro per abolirlo.

La valutazione in un tweet:

Storia densa di valori e di vita, dove la fedeltà non è banale - Recensione #libro Il collare rosso (Jean-Christophe Rufin) Condividi il Tweet

I dati del libro:

Titolo: Il collare rosso
Autore: Jean-Christophe Rufin
Editore: E/O
Numero di pagine: 160
Anno di pubblicazione: 2014
Traduttore: Alberto Bracci Testasecca
Genere: romanzo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.