Recensione in un tweet: Dove nasce il vento: Vita di Nellie Bly (Nicola Attadio)

Recensione in un tweet: Dove nasce il vento: Vita di Nellie Bly (Nicola Attadio)

Descrizione:

Settembre 1887: una ragazza bussa alla porta di John Cockerill, direttore del New York World di Joseph Pulitzer. Chiede di essere assunta come reporter. Nessuna donna aveva mai osato tanto. Il suo nome è Elizabeth Cochran, ha ventitré anni, ma già da tre scrive per un quotidiano di Pittsburgh firmandosi Nellie Bly. Una donna reporter non si è mai vista, ma la sua idea di un’inchiesta sotto copertura a Blackwell Island, manicomio femminile di New York, convince Cockerill e Pulitzer ad accettare la sfida. Ne nasce un reportage che farà la storia del giornalismo. Da qui, in un crescendo di popolarità e sotto mille travestimenti, Nellie racconterà l’America agli americani. Diventerà l’incubo di politici e benpensanti, viaggerà in tutto il mondo, vivrà amori e fallimenti. Mentre i grattacieli, i treni, il telegrafo e poi la guerra trasformano la realtà, Nellie Bly si trova a essere pioniera di una figura mai esistita prima: la donna indipendente, artefice del proprio destino, la giornalista intrepida armata solo del proprio sguardo libero e della propria voce.

Le citazioni:

Era il tuo gioco preferito: vedere gli altri come sono senza maschera. E forse è proprio quella antica curiosità che da grande ti ha spinto addirittura a mascherarti per smascherare gli altri.

Anche lei è una ragazza senza. Senza pregiudizi, senza paternalismo, senza un dollaro in tasca.

In un discorso tenuto in pubblico nel 1889 Lord Salisbury, primo ministro del Regno Unito, riflette su come “il telegrafo, una scoperta strana e affascinante, abbia raccolto tutta l’umanità su un unico grande piano da cui può vedere tutto ciò che si fa e sentire tutto ciò che viene detto e giudicare ogni politica adottata, nel momento stesso in cui gli avvenimenti hanno luogo.”

Insomma è come se il mondo intero si fosse rimpicciolito. La ferrovia, le navi a vapore, i servizi postali sempre più efficienti hanno reso più vicini i luoghi, le nazioni, i popoli. Lo spazio e il tempo si sfidano l’un l’altro. Il primo si rapporta costantemente al secondo. La velocità diventa un valore.

Uccidere il nemico è molto più facile che uccidere un uomo. A questo Nellie pensa quando vede gli artiglieri armeggiare con gli obici: Ogni cannone a turno sparava un colpo dopo l’altro, ma pur osservando con grande attenzione riuscii a vedere soltanto un frammento marrone, simile a carta, cadere di nuovo a terra. Chi uccidono, cosa uccidono, non lo sanno. Arriva l’ordine di sparare in una certa direzione e a una determinata distanza. “Trecentoquaranta metri” li ho sentiti dire. “Di nuovo duecentocinquanta.” Così gli uomini uccidono senza emozione. Non assistono ai risultati e dunque uccidere risulta meno arduo.

La disperazione si combatte con l’informazione. Quello che conta veramente è lo sguardo con cui vedi le cose e le racconti. Se lo fai in modo limpido, mettendoti nei panni di chi legge, allora sei sulla strada giusta. Il lettore se ne accorgerà e ti premierà con la sua fiducia.

La valutazione in un tweet:

Da leggere! Personaggio da consocere e raccontare, narrato con maestria e rispetto - Recensione #libro Dove nasce il vento: Vita di Nellie Bly (Nicola Attadio) Condividi il Tweet

I dati del libro:

Titolo: Dove nasce il vento: Vita di Nellie Bly
Autore: Nicola Attadio
Editore: Bompiani
Numero di pagine: 204
Anno di pubblicazione: 2018
Genere: memoir

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