Proiezioni e prospettive

Proiezioni e prospettive

Pensiamo, decidiamo, discutiamo, litighiamo in base all’immagine del mondo che abbiamo nella nostra mente. Per molti di noi, il mondo è fermo a quello che ci è stato trasmesso: dagli insegnanti, dai libri, dagli “influencer” della nostra giovinezza. Sappiamo che alcune informazioni cambiano, come la geografia politica per cui non esiste più un’unica U.R.S.S. ma ci sono nuovi stati autonomi dalla Federazione governata da Putin, ma molto spesso ricadiamo nell’inganno dell’immutabile. E quando siamo con le spalle al muro, confidiamo che almeno i confini fisici non siamo cambiati (“Mica è comparso un nuovo continente oppure che l’Australia si è inabissata come una qualsiasi Atlantide?).

Abbiamo in testa la seguente rappresentazione del mondo. Su di essa abbiamo studiato, pianificato vacanze, fantasticato di cambiar vita.

Quanto ci sarà da vedere in Groenlandia, così enorme rispetto al Messico?

E va bene l’Africa, ma avete in mente quanto è sterminata la Russia?

E il Canada, non vorrete confrontarlo con la Cina?

E la Scandinavia, non esiste confronto con il Perù, vero?

Eppure, qualcosa non torna, perché è tutto sbagliato!

L’Africa è grande quasi il doppio della Russia. Gli Stati Uniti, includendo l’Alaska, e il Canada sono grandi come la Cina, circa 10 milioni di km2. La somma di Finlandia (338.424 km2), Svezia (450.295 km2) e Norvegia (385.207 km2) viene facilmente superata dal Perù (1.285.220 km2).

confused photo
Photo by CollegeDegrees360

Proviamo a scambiare di posto il Messico e la Groenlandia.

Il tutto è frutto della distorsione necessaria per trasporre la superficie di una sfera (all’incirca la forma della Terra) su un rettangolo (la mappa). La distorsione che utilizziamo più di frequente risale al 1569 ed è opera del geografo cartografo e matematico fiammingo Gerhard Kremer detto “Mercatore” (Belgio 1512 – Duisburg 1595). Il suo obiettivo era favorire la navigazione mantenendo la coerenza di latitudine e longitudine tra mappa e mondo. Il risultato: un successo per i marinai dato che per rotte rettilinee si ha sulla mappa un angolo costante.

Se volete prendere confidenza con gli errori introdotti vi consiglio il sito The True Size, dove potete spostare le nazioni e confrontarle con le altre.

Quindi, a meno che non dobbiate solcare i mari, prestate attenzione alla immagine seguente dove sono riportate le dimensioni reali delle nazioni rispetto a quanto percepito dalla mappa:

In un mondo sempre più globalizzato, avere una percezione non distorta dello spazio delle singole nazioni diventa fondamentale per una equa distribuzione delle risorse. Ben vengano quindi i diversi tentativi di ridurre le inevitabili distorsioni necessarie per creare le mappe (ebbene sì, è impossibile creare una mappa senza distorsioni).

Crediti: per queste e altre immagini si ringrazia il climatologo Neil Kaye (Reddit neilrkaye).

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