Recensione in un tweet: La lezione del freddo (R.Casati)

Recensione in un tweet: La lezione del freddo (R.Casati)

Descrizione:

Il giorno in cui la famiglia trasloca nel New Hampshire, davanti agli occhi si apre un incanto: la casa è immacolata, le doghe di legno percorse dalle ombre del bosco, il tetto verniciato di un azzurro fiabesco. L’estate caldissima sembra non voler mai terminare, ma le allusioni misteriose nelle conversazioni con i vicini e i colleghi fanno presagire una minaccia. In un batter d’occhio arriva la neve, il grande fiume è già ghiacciato, bisogna attrezzarsi: le bambine e il cane ammirano in silenzio lo spettacolo bianco in cui vivranno per un anno. Tra sputaneve elettrici e cataste di legna, orsi nel giardino e incendi divampati nella canna fumaria, piste di fondo oniriche e impronte calcate nel bianco per essere certi di ritrovare la strada, la grande scoperta è che il gelo può diventare un membro della famiglia, una lente d’ingrandimento, un modo di sentire. L’esperienza quotidiana del freddo è un’avventura estrema, a cui non siamo piú abituati e che potrà sorprenderci come una possente rivelazione. Con la praticità dell’uomo di casa e lo sguardo del filosofo, Roberto Casati ha elevato un altare al freddo in mezzo a betulle sottili che in primavera finalmente raddrizzano la schiena. Un racconto imprevedibile e fulminante, un manuale di sopravvivenza, una time capsule confezionata con amore pensando ai figli e alle figlie del riscaldamento del pianeta.

Le citazioni:

La mente raddrizza e rettifica la geografia. Siamo stupiti quando scopriamo che Santiago del Cile è a est di New York, o che Venezia è a ovest di Palermo, verificare per credere.

Non piú il lavoro duro dei coloni, non piú la logica frugale del taglialegna, ma la tracotanza di chi vorrebbe trattare la foresta boreale come un’appendice del giardino dietro casa.

In un viaggio che si rispetti ti fermi, raccogli la legna e fai un barbecue. In un viaggio che si rispetti ti fermi.

Qui vedi la zanzara, è solo un’ombra ma te ne ricorderai anche tra un anno. Del groviglio di fili che produce quest’ombra, e che non assomiglia a nessuna forma, non ricorderai nulla. Che cosa ho imparato? Uno, osservare è un’arte; due, come per tutte le arti bisogna impadronirsi dei trucchi del mestiere. Tre, i trucchi dipendono da che cosa osservi. non esitate a mettervi in mutande per cambiare un capo infradiciato: L’imbarazzo non vi ucciderà, il freddo sicuramente sí.

Evidentemente c’è un equilibrio tra fiducia nel prossimo e sottomissione a un potere che in inverno è smisurato: l’addetto non ci mette né a né ba a tumulare la tua auto, la ritroverai al disgelo.

Non c’è formula magica per trovare o ritrovare la strada: il segreto dell’orientamento è la ridondanza.

Le tue probabilità di sopravvivere in un ambiente ostile e aleatorio dipendono dall’uso coordinato e sapiente di strategie multiple, ciascuna delle quali è a sua volta il risultato di strategie multiple. Ci sarebbe una lezione da trarre, per chi volesse ascoltare

La posso distillare in una ricetta: l’Algoritmo delle Alpi è molto semplice, sei righe in tutto. Ti sei perso? Inizio. Scendi. Incontra un torrente. Segui l’acqua. Arriva in paese. Fine. L’ambiente coopera. Per questa stessa ragione l’algoritmo non è esportabile, funziona solo perché l’ambiente coopera. Se provassi ad applicarlo nel New Hampshire, il risultato sarebbe questo: Inizio. Scendi. Incontra un torrente. Segui l’acqua. Arriva allo stagno. Oh cribbio!

La bicicletta è uno strumento di conoscenza del paesaggio, misurato non con la visione ma con la tensione dei muscoli e il respiro in affanno.

Come dice Richard Feynman: a un certo punto ho smesso di prendere decisioni e mi sono messo a fare cose.

Uno pensa che la neve cancelli ogni traccia; ebbene posso dirvi che l’erba è altrettanto forte, se non di piú. È scomparsa la roccia all’ingresso del nostro bosco. Non saprei nemmeno dove andarla a cercare, come fare per raggiungerla.

L’inverno cela e custodisce le cose che l’estate rivela, e viceversa.

La valutazione in un tweet:

Memoir allo stesso tempo soffice e acuto - Recensione #libro La lezione del freddo (R.Casati) Condividi il Tweet

I dati del libro:

Titolo: La lezione del freddo
Autore: Roberto Casati
Editore: Einaudi
Numero di pagine: 184
Anno di pubblicazione: 2017
Genere: memoir

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.