Recensione in un tweet: La materia del cosmo (Cixin Liu)

Recensione in un tweet: La materia del cosmo (Cixin Liu)

Descrizione:

L’universo è un’immensa foresta abitata da feroci predatori. Nascondersi significa sopravvivere, rivelarsi significa diventare prede. È quello che ha fatto la Terra, e ora i predatori stanno arrivando. Impiegheranno 400 anni, attraverso gli spazi siderali, e la Terra tenta di organizzare una disperata resistenza. I terrestri che avevano cercato di collaborare con i Trisolariani sono stati sconfitti, ma sul pianeta sono presenti i sofoni, particelle subatomiche in grado di dare agli alieni accesso istantaneo a tutte le conoscenze umane: ciò comporta che i piani difensivi sono a totale disposizione del nemico. Solo la mente umana rimane inaccessibile: è questa l’unica speranza di salvezza attorno a cui si costruisce il Progetto Asceti Impenetrabili, un audace programma che garantisce enormi risorse e affida poteri straordinari a quattro persone perché trovino una strategia difensiva efficace: tre sono importanti uomini politici e scienziati. Il quarto è un oscuro, mite astronomo e sociologo cinese, stupito che abbiano voluto affidargli quell’incarico. Eppure è proprio lui quello che gli invasori Trisolariani vogliono morto…

Le citazioni:

Tale agitazione era inutile, ma a furia di permeare tutto, finiva per dare luogo a uno scopo.

«Quale coppia di sinonimi ha causato il fraintendimento di cui parlavi?» “Pensare” e “parlare”. Abbiamo appena appreso, con nostra sorpresa, che non sono affatto sinonimi. «No, non lo sono per niente.» A nostro avviso, devono esserlo. “Pensare” significa usare gli organi del pensiero per condurre un’attività mentale. “Parlare” significa comunicare il contenuto dei pensieri a un interlocutore. Sul vostro mondo, la seconda cosa avviene attraverso la modulazione di vibrazioni d’aria prodotte dalle corde vocali. Queste definizioni sono corrette? «Sì. Ma ciò non dimostra che “pensare” e “parlare” non sono sinonimi?» Secondo noi, questo dimostra che lo sono. «Potrei rifletterci un momento?» Molto bene. Entrambi dobbiamo riflettere.

L’Incursore era felicissimo. «Mio Signore, hai imparato a tenere segreti! È un grande progresso!»

È pericoloso lasciare che un nemico dalla mente tanto opaca vaghi per il cosmo.

Lei è fortunato, in realtà. Che la donna sia reale oppure no, è una fortuna essere innamorati.

No, no, non dirmi dove siamo! Altrimenti, il mondo diventa limitato come una mappa. Se non sai dove ti trovi, tutto sembra sconfinato.

«Scegli una direzione che porterà a qualcosa di buono in ogni caso, anche se alla fine non dovessi avere successo.»

«Vede, l’odio è un tesoro di gran lunga più prezioso dell’oro o dei diamanti, un’arma più affilata di qualsiasi altra, e ora è scomparso. Non spetta a lei restituircelo. L’organizzazione, così come me, non vivrà ancora a lungo.»

«L’annientamento. Quello è il più alto grado di rispetto. Non si sentirebbero minacciati da una razza che disprezzano.»

Che tu ci creda o no, ho visto la carta igienica connessa a internet.

«Si chiama immunità di civiltà. Significa che, quando il mondo ha sofferto un grave male, il sistema immunitario della civiltà si attiva allo scopo di prevenire il ritorno del male stesso, che nel nostro caso sono le atrocità dei primi anni della crisi.

«Noi apparteniamo alla Terra e al mare, lei appartiene alle stelle.» «Ed è un male?» «No, è bellissimo.»

“No, no, non dirmi dove siamo! Altrimenti il mondo diventa limitato come una mappa. Se non sai dove ti trovi, tutto sembra sconfinato.” “D’accordo, allora. Facciamo del nostro meglio per perderci.”

«Il cosmo è una foresta oscura. Ogni civiltà è un cacciatore armato, che se ne sta appostato tra gli alberi come un fantasma; piano piano, scosta le fronde che gli bloccano la strada e cerca di camminare senza fare rumore. Persino ogni respiro è fatto con cautela. Deve stare attento, perché la foresta è gremita di altri cacciatori furtivi come lui. Se ne scova uno – cioè, un’altra civiltà – angelo o demone che sia, un bambino indifeso o un vecchio barcollante, una fata o un semidio, ha una sola possibilità: fare fuoco ed eliminarlo. In questa foresta, le altre creature sono l’inferno. Un’eterna minaccia di morte per ogni forma di vita che riveli la propria esistenza. Questo è il ritratto della civiltà cosmica, nonché la spiegazione del paradosso di Fermi.»

La valutazione in un tweet:

Leggere libri da altre culture apre a nuove prospettive. Cixin Liu mantiene le promesse del primo libro e dimostra come la fantascienza sia immaginare possibilità - Recensione #libro La materia del cosmo (Cixin Liu) Condividi il Tweet

I dati del libro:

Titolo: La materia del cosmo

Autore: Cixin Liu

Editore: Mondadori

Numero di pagine: 527

Anno di pubblicazione: 2018

Traduttrice: Benedetta Tavani

Genere: romanzo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.