Recensione in un tweet: Il ciclo di vita degli oggetti software (T.Chiang)
Descrizione:
Negli anni Cinquanta Alan Turing ipotizzava di poter far “crescere” un’intelligenza artificiale istruendola come se fosse un bambino: fornendole i migliori organi sensoriali per mettere la macchina in contatto col mondo e cominciando a insegnarle a parlare e a capire il linguaggio umano.
Ma come sarebbe, davvero, allevare un’intelligenza artificiale nel mondo contemporaneo, l’era di internet fatta di società startup, di giochi di ruolo online, di software open source? Ted Chiang, che qui si cimenta per la prima volta su un’opera lunga, racconta la storia di due persone e del loro particolarissimo “cucciolo”, descrivendo i particolari ma inevitabili problemi che dovranno affrontare, come gli aggiornamenti dell’hardware e l’obsolescenza del software. E contemporaneamente propone una riflessione sulla reale differenza tra intelligenza e potenza di calcolo, e su cosa significhi davvero rapportarsi con un’entità artificiale.
Le citazioni:
– Tutto il bello delle scimmie, senza cacca da pulire.
– Ogni qualità che rende una persona più preziosa di un database è il prodotto dell’esperienza.
– L’esperienza è algoritmicamente incomprimibile.
– È più rispettoso trattarli come essere umani o accettare il fatto che non lo sono?
La valutazione in un tweet:
Parole (traduzione?) non all'altezza dell'idea stupenda - Recensione #libro Il ciclo di vita degli oggetti software (T.Chiang) Condividi il TweetI dati del libro:
Titolo: Il ciclo di vita degli oggetti software
Autore: Ted Chiang
Editore: Delos Books
Numero di pagine: 138
Anno di pubblicazione:
Traduttore: Francesco Lato
Genere: fantascienza