Il cinema in bottiglia, 700TB di dati in un grammo di DNA

Il cinema in bottiglia, 700TB di dati in un grammo di DNA

Ormai ci abbiamo fatto il callo: le informazioni che ci interessa salvare sono sempre più tante, e lo spazio in cui possiamo farlo sempre meno. È una corsa iniziata con le grandi biblioteche e gli enormi archivi cartacei, continuata con la digitalizzazione su supporti sempre più capienti e giunta all’odierno storage cloud, che sopperisce ai limiti di smartphone e tablet.

Eppure lo spazio è sempre scarso, e, soprattutto, aleatorio, legato com’è alla disponibilità delle connessioni di rete e di velocità di trasferimento adeguate.

Ecco quindi perché, quando Jean Bolot mi agita davanti agli occhi una provetta contenente una soluzione di acqua e DNA artificiale e mi dice che dentro c’è la bellezza di un milione di copie del film Viaggio nella Luna, rimango a bocca aperta. In un grammo di quella roba si possono memorizzare 700 terabyte di dati?!  E oltretutto si conservano per almeno diecimila anni? Ma ci metto la firma!

Jean Bolot, direttore del centro ricerche Technicolor.
Jean Bolot, direttore del centro ricerche Technicolor.

Una bella idea nata ad Harvard nel 2012 e ripresa dalla società che ha dato colore a film quali Biancaneve e i sette nani, Il mago di Oz, Il padrino – parte II, Suspiria e Ogni maledetta domenica.

DNA Storing System

Avete presente quelle scatole di floppy disk che avete in soffitta, zeppe di cose interessanti a cui non potrete mai più accedere, a meno di andare in un museo o al Pentagono?

Floppy disk 2009

Ecco, l’uso del DNA potrebbe eliminare questo tipo di obsolescenza (per il futuro, ovvio, il passato ce lo siamo giocato).

Fonti:

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